PINO GIACOPELLI

Nato a nel Castello Sottano di Corleone (Palermo), vive a  Monreale (Via Venero. 186)

Dopo un breve soggiorno a Roma e a Palermo (città nella quale eserciterà il suo magistero di educatore negli Istituti Medi Superiori dal 1960 al 1995), si stabilisce con la famiglia a Monreale, sua città di adozione che, come ha scritto Vincenzo Consolo, “ha segnato profondissime incisioni nella sua fantasia e nella sua psiche”, e nella quale ha ricoperto l’incarico di Deputato della Fabbriceria del Duomo, di Presidente dell’Istituto Statale d’Arte e di Sindaco (si deve a lui l’istituzione a Monreale della “Civica Galleria d’Arte Moderna G. Sciortino - Donazione E. Posabella” e del Liceo Classico Statale). E’ cultore di Scienze della Comunicazione dell’Istituto di Cultura Superiore del Mediterraneo, dell’Accademia Siculo-Normanna di cui dal 1974 è Rettore. Giornalista-pubblicista, si occupa di critica d’arte e letteraria. E’ socio della Società Siciliana di Storia Patria. Collaboratore della Rai-TV, ha realizzato diversi cicli di “Telescuola”, la rubrica d’arte e letteratura (in 6 puntate) “Una cattedrale per entrare nella storia” e numerosi servizi d’arte e cultura. Ha curato e presentato numerosissime rassegne d’arte nazionali e internazionali. Dirige le Collane “Codici d’Arte”, “Poeti alla Torre” e “Narratori d’oggi” edite, per la “Ciambrina”, dal periodico di cultura e attualità “Comunità Nuova” di cui dal 1968 è direttore responsabile; fa parte della redazione della rivista letteraria “Issimo” diretta da C. Pirrera; collabora con l’Annuario siciliano “Siciliomi”, Prova d’Autore (Catania), con le riviste letterarie “Portofranco” (Taranto), “La Sicilia ricercata” (Palermo/Parigi), “Sikania” (Palermo), il supplemento culturale del quotidiano ‘La Sicilia’ di Catania, “Stilos”, “Meya Ponte”, (Brasilia). Numerose le sue presenze di testi e critica in antologie e riviste letterarie italiane e straniere.
Dal 1953 ad oggi ha pubblicato diciotto raccolte di poesia. Con la poesia inedita "Cosa mai" (che lo scrittore Alessandro Gennari ha letto durante la trasmissione "Ci vediamo in Tv" il 7 novembre 1997) ha vinto il 1° Premio del concorso "Poeti d'Italia" indetto dal settimanale "Specchio della Stampa" di Torino,  che ha pubblicato la sua poesia con un eloquente giudizio critico di Maurizio Cucchi.

 Per il teatro di poesia ha pubblicato l’opera Se tende ad infinire (in “ Mizar”, Flaccovio 1988), che nel 1991 è stata messa in scena nella interpretazione di Gianna Giachetti, Aurelio Pierucci e Gaetano Balistreri dello Stabile della Toscana a cura del Teatro Libero di Palermo; Teatro che Pino Giacopelli ha rappresentato al “Primo Incontro Internazionale delle Città dei Festivals”, promosso nel 1990 con la partecipazione dei 50 Paesi del Maghreb, della Comunità Europea e dell’UNESCO, ad Asilah in Marocco, dove ha tenuto la relazione finale a nome della Delegazione Italiana.
Suoi testi sono stati musicati da Franco Buzzurro ("Come una farfalla", per lo spettacolo "Invenzioni a più voci" di e con Gaetano Balistreri, Palermo Teatro Libero, aprile 1999), e dal figlio Emanuele ("Così comincia", "Ninna Nanna alla vita").
Ha curato le antologie poetiche “Confetto rosso“ (La Ciambrina - Palermo, 1996), ”Teresa di Lisieux icona dell’amore” (Comunità Editoriale - Palermo, 1997).

E' autore di numerosi saggi tra cui, "Uomini del re salvati dalla peste", "Rosalia tra poesia e santità", "Giuseppe Sciortino, scrittore di durata", "La figura e l'opera di Salvatore Candido", "Antonio Venezianio e il suo tempo a Monreale", "Il Trianon di Palermo", "Giovanni Maria Comandè, scrittore e drammaturgo", "Il teatro S. Cecilia di Palermo, "Otamà/Ragusa a Palermo", "L Civica Galleria d'Arte Moderna G. sciortino di Monreale", "Tu ed io/Diario intimo di Giuseppe Sciortino".

E' coautore del volume della Dorica "L'Anno di Guglielmo", Palermo 1989, della Guida storico-artistica "Tutta Monreale", della Ila Palma, Palermo 1981. Ha curato la ristampa del romanzo "Don Giovanni Malizia" di G. M. Comandè per le edizioni Leopardi, Palermo 1999.

Dal 1986 presiede la Giuria del Premio di Cultura Città di Monreale".

Per il teatro di poesia ha pubblicato l'opera Se tende ad infinire (in "Mizar", Flaccovio 1988), che nel 1991 è stata messa in scena nella interpretazione di Gianna Giacchetti, Aurelio Pierucci e Gaetano Balistreri dello Stabile della Toscana a cura del Teatro Libero di Palermo; Teatro che Pino Giacopelli ha rappresentato al "Primo Incontro Internazionale delle Città dei Festivals", promosso nel 1990 con la partecipazione dei 50 Paesi del Maghreb, della Comunità Europea e dell'UNESCO, ad Asilah in Marocco, dove ha tenuto la relazione finale a nome della Delegazione Italiana.l   
Significative la sua attenzione per la letteratura straniera e le sue traduzioni di numerosi testi (da "Foglie d'erba" di Whitman (pubblicatenel 1991 ne "L'Officina delle comete":Eppure a Manhattan c'è uno alla partenza).
Numerose le sue presenze in antologie e riviste letterarie italiane e straniere. Molti suoi testi sono stati tradotti in spagnolo, francese e inglese. È membro della “Columbian Academy” di Saint Louis (Missouri), per la letteratura.
Nel 1993 è stato incluso nella “Storia della letteratura italiana - Il secondo Novecento” dell’Editore Miano di Milano e ne “L’ultimo Novecento” della Bastogi, nel 1998 nel “Nuovissimo Dizionario di Autori scelti” edito da Cronache Italiane di Salerno e, nel 2001, nel Catalogo delle Edizioni “Prova d’Autore di Catania “Volti e pagine di Sicilia - Scrittori siciliani dell’Otto e Novecento”..
Della sua opera, si sono occupati, tra gli altri: Sebastiano Addamo, Gonzalo Alvarez Garcia, Annamaria Amitrano, Mariella Bettarini, Giuseppe Bonaviri, Gianni Bonina, Gesualdo Bufalino, Domenico Cara, André Chouraqui, Vincenzo Consolo, Maurizio Cucchi, Josè Eduardo Degrazia, Jean-Paul De Nola, Antonino De Rosalia, Flora Di Legami, Salvatore Di Marco, Jean Fracchiolla, Claudio Esteva Fabregat, Dominique Fernandez, Melo Freni, Massimo Ganci, Moncef Ghachem, Mario Grasso, Franco Lanza, Maria Grazia Lenisa, Angelo Lippo, Piero Longo, Mario Luzi, Dante Maffia, Walter Mauro, Pietro Mazzamuto, Jean-Paul Mestas, Aurelio Pes, Carmelo Pirrera, Teresa Pomodoro, Basilio Reale, Paolo Ruffilli, Giorgio Santangelo Ferruccio Ulivi, Turi Vasile, Vittorio Vettori, Salvo Zarcone, Lucio Zinna, Win Wolfestein.