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Sinossi
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Il diritto di cronaca si
trasforma molte volte in una ingiusta tortura
psicologica per gli utenti televisivi.
Troppo spesso la brutale furia registrata
quotidianamente da tristi fatti di cronaca, riportata in
TV senza alcuna selezione delle immagini suggerita
almeno dal buon senso, costringe gli incolpevoli
spettatori a subire una violenta pressione mediatica,
sopratutto durante le ore dei pasti.
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La inevitabile e
conseguente reazione emozionale del telespettatore
“medio”, sembra tanto una video tortura per chi invece
dovrebbe solo venire a conoscenza dei fatti.
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Una iper-informazione,
peraltro eccessivamente documentata sotto il profilo
visivo più crudele dei fatti di cronaca, è una scorretta
violenza nei confronti di chi non è assolutamente
responsabile della crudeltà di questi drammatici eventi.