Se volete farvi unidea di ciò che per un secolo e
più è passato e ripassato di mano, è tornato in galleria, transitando spesso per le
aule di scuola, sui testi di storia dellarte, ed ora è nuovamente sui muri degli
stand, fate un giro per il padiglione dedicato allarte moderna. Non sarete certo
scossi da brividi demozione ma non si sa mai: fare un ripasso potrebbe tornarvi
utile nel caso vi trovaste a risolvere qualcuno dei quiz miliardari - pardon, milionari -
presentati in TV. Meglio salire al piano superiore allora, al padiglione dedicato
allarte contemporanea e alle gallerie più abituate a trattare le proposte di
artisti meno storicizzati.
Ridotta la debordante presenza di video e fotografia delle passate edizioni, la
predominanza è di un arte nel segno della spettacolarizzazione, di una sterile
provocazione che riesce forse a generare stupore e curiosità ma non passione. Un
tentativo di dissacrare ciò che sacro non è. Ricordate la statua dal pene spropositato
di Priapo, situata a Pompei, vicino alla quale centinaia di donne provenienti da tutto il
mondo si fanno fotografare nellatto di accarezzare la dorata protuberanza, ritenuta
foriera di grande fortuna? Beh, ora il rito pagano si tiene proprio negli stand della
fiera, accanto alla gigantesca riproduzione di neonati ignudi o dinanzi alle foto dei nudi
neri o bianchi di Andres Serrano. Malgrado anche lo stupore vada scemando, data
linflazionistica e massiccia produzione di queste opere, esse hanno
sicuramente ragione di esistere, almeno per galleristi e mercanti.
Devo perseverare - niente è gratuito nella vita, si sa - e continuando nella ricerca di
qualcosa che stimoli le mie percezioni, quasi allo stremo delle forze, cerco di capire se
sono io lalieno, provando a interrogare qualcuno dei passanti. Sono con un paio di
amici, un pitto-scultore e un filosofo imprestato alla pittura. Questultimo,
confrontandosi con una giovane rumena anche lei artista, scopre di condividerne noia e
delusione, suscitate dalla visione del colorato teatrino fieristico. Consolati - gli dice
la ragazza - se non riusciamo ad emozionarci, vorrà dire che rispetto a loro, noi siamo
più originali! -
Bella consolazione. Tirando le somme, posso dire che ci ricasco tutti gli anni. Non riesce
a entrarmi nella zucca linutilità di cercare emozione e sentimento laddove
laspetto più importante è quello finanziario. Se larte ha un
punto, come recita lo slogan della fiera, è probabilmente quello al quale seguono e
seguiranno in futuro i decimali dellEuro...
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