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MARINO LECCHI
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Astrazione informale
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Astrazione,
Informale alla Tapiers? Per Mario Lecchi sono cose passate. La sua
pittura parla al futuro. Egli si avvale di una personalissima
interpretazione cromatica, che indaga l’uomo, la sua evoluzione
panica, il mistero d’esistere. Una definizione plausibile ma non
certa potrebbe essere: “espressionismo neuro-avveniristico”.
Nell’arte di Lecchi vi è l’embrione di una nuova visione, ancora da
svelare e comprendere a pieno. Le opere quasi sempre nel formato cm.
80x80 servono a rendere una dimensione centripeta che si rapporta
col cosmo interiore ed esteriore. Un piacere visivo destinato
all’apprezzamento di osservatori ed estimatori competenti, attuali
ma soprattutto futuri.
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Poiché Mario Lecchi riflette istintivamente
sul futuribile, che rappresenta nelle sue proiezioni immaginifiche.
La tecnica mista rende l’artista libero di esprimere uno stilema
ricco di interazioni creativo cromatiche straordinarie, che generano
visioni emozionali nella dimensione centripeta.
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Le tele di cm. 80x80 sottolineano la volontà
concretizzata di guardare al cosmo. Come non leggervi percorsi
energetici di umanità, contorcimenti e passioni declinati da
sferzate di energia sempre tendenti all’equilibrio compositivo,
quasi ad indicare sulla tela un momento preciso dell’evoluzione.
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Si concretizza pertanto un patos immaginifico
da ammirare per gli esiti inusitati e stupenti tanto da farmi dire
che nelle opere di Lecchi non c’è solo l’interazione col mondo ma
con l’intero universo, ove ogni lavoro portato a conclusione ne
svela un aspetto recondito.
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Commento Critico: Dr. Franco Bulfarini
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Marino Lecchi
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Capriate S.G. via. S. Siro 22 Bergamo
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Tel . 02/90987081
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m.lecchi@Katamail.com
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