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- Esposizioni
collaterali all'evento Artissima
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PARATISSIMA – PIX
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Il salone Off di Artissima
alla nona Edizione
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THE OTHERS
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Ex carceri “Nuove” –
Torino
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La
prima settimana di Novembre a Torino, è quella denominata
dell’arte.
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Gli eventi si susseguono e si
accavallano in maniera quasi frenetica. Artissima è il
salone dedicato alle gallerie “blasonate” – non tutte
chiaramente, tradurre la parola in “ricche” credo sia la
cosa più appropriata, che ospitano artisti famosi e
piuttosto quotati. Se devo essere sincero, quest’anno non
l’ho visitata e quindi non ne parlerò. Altri eventi corrono
paralleli a questa manifestazione e vale la pena
raccontarveli, più nello spirito che li anima che come
semplice redazionale d’arte.
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Paratissima è giunta
quest’anno alla nona edizione (P IX, appunto), ed è un
evento che oserei definire popolare, sia per la grande
varietà delle proposte artistiche (oltre alle arti
figurative anche design, moda, video) che per la
notevolissima affluenza di pubblico – le cifre sono
veramente imponenti, l’edizione passata, la prima che si è
svolta al M.O.I, l’ex villaggio olimpico dei giochi del
2006, ha visto 90.000 visitatori in cinque giorni, quella di
quest’anno ha quasi raddoppiato! Il livello qualitativo
delle proposte non è forse il top ma su 600 artisti presenti
non sono mancati alcuni lavori estremamente interessanti.
Questo naturalmente è dovuto alla mancanza di un filtro, di
una selezione troppo stretta (che comunque c’è stata) ma io
penso che sia giusto così, altrimenti perderebbe quell’anima
di manifestazione popolare che la contraddistingue, aperta a
tutti, democratica, oserei dire. Ai visitatori il compito di
soffermarsi sulle opere più interessanti e saltare quelle
che ritiene poco meritevoli d’attenzione.
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Perché ho usato il termine
democratica? Perché è una manifestazione completamente al
servizio degli artisti dato che l’adesione, la quota pagata
da chi espone è veramente alla portata di tutti e quasi
simbolica: 50 euro per una parete di tre metri di base,
mentre l’ingresso è gratuito. Speriamo solo che per le
edizioni a venire l’evento rimanga al servizio degli artisti
e non imbocchi la tendenza opposta, tanto in voga, non solo
in ambito artistico, ma anche in campo letterario, come in
altri – scrittori che “sostengono” le case editrici,
pubblicando romanzi a pagamento.
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Già quest’anno c’è stata una
sorta di “contaminazione”, se così si può dire, con
l’apertura di G@P, Galleries At Paratissima, una decina di
gallerie d’arte che hanno proposto artisti a prezzi
calmierati, con opere al massimo a 5 mila euro. Se sono di
sostegno alla manifestazione, ben vengano.
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Ho già parlato in un altro
editoriale della Paratissima edizione 2011, ma si svolgeva
nel quartiere cittadino di San Salvario ed era molto
frammentaria. Spesso, nel passare da un bar a un locale o a
un negozio dov’erano esposte le opere, il freddo pungente la
vinceva e non restava che fermarsi più spesso al chiuso,
limitandosi a visitare ben pochi artisti. Se in quella
occasione avevo incitato gli appassionati a farsi un giro a
Torino, sono gli artisti che mi piacerebbe coinvolgere per
la prossima edizione, specialmente quelli che abitano e
operano in altre regioni. Credo che valga veramente la pena
di sacrificare qualche giorno e un po’ di soldini per
partecipare a un evento che si trasforma in una vetrina
dalla visibilità eccezionale.
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L’altro
evento parallelo è “The Others”, che vede la partecipazione
di una cinquantina di gallerie da tutta Italia (più una da
Parigi e una da Osaka). La collocazione, le celle del
braccio femminile del dismesso carcere “Le Nuove” di Torino,
è quanto meno originale. Lo spirito è quello di promuovere
l’arte giovane, contraddistinta da una certa qualità e
quest’anno, sotto la direzione di Olga Gambari (onnipresente
giornalista e curatrice di eventi d’arte), tende una mano
agli espositori, abbassando gli affitti delle “celle” da
1.800 euro a 500. Tra gli altri, uno stand dedicato
all’editoria d’arte, la Prinp Editoria d’arte 2.0 -
www.prinp.com. Non vi tragga in inganno il fatto che io
parli in questo ambito di un’attività commerciale, non ho
nessun interesse personale nella cosa, lo faccio
esclusivamente per spirito di servizio nei confronti degli
artisti, nel senso che ricordo benissimo i molti anni
trascorsi a fare mostre, col desiderio di stampare un
catalogo delle opere esposte e l’impossibilità di farlo per
i costi troppo elevati della stampa. Trovo veramente
positivo avere l’opportunità di stampare anche un solo
volume o due, senza dover affrontare l’impresa di stamparne
centinaia di copie col metodo classico, con l’illusoria
intenzione di abbattere i costi.
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Gli altri eventi che hanno
animato la settimana dell’arte torinese sono: “La notte
delle arti contemporanee”, apertura straordinaria di musei,
spazi musicali, gallerie e show room.
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“Luci d’artista”, ormai
tradizionale esposizione di installazioni luminose d’artista
en plein air, che rimarranno accese fino al 13 gennaio.
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“Photissima Art Fair”, terza
edizione della fiera che si occupa esclusivamente di
fotografia artistica e tecnica fotografica, presso l’ex
Manifattura Tabacchi di Torino, splendido esempio di
architettura industriale, dal 7 al 10 Novembre.
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Bruno
Panebarco - novembre 2013
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Torino è sempre in movimento
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Una settimana stracolma di
eventi d’arte
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Per
gli amanti dell’arte, impossibile saltare l’appuntamento
con la città della Mole, per le decine di eventi che
l’animeranno da Martedì 1 a Domenica 6 Novembre. È
facile raccontare che sono i giorni in cui si svolgerà
la 18° edizione di Artissima ma si tratta solo
dell’evento “istituzionale”, probabilmente di maggior
interesse per galleristi e collezionisti. Un giro tra
gli stand naturalmente si può fare ma ciò che capiterà
fuori dall’Oval, dove quest’anno si terrà la fiera, per
le vie della città, sarà certamente più coinvolgente ed
emozionante.
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Partiamo da
“Paratissima”, il cosiddetto evento off di Artissima.
Immaginate un grande quartiere di città, nella
fattispecie il quartiere San Salvario a Torino, zona
storica alle spalle della stazione ferroviaria di Porta
Nuova, le cui strade, negozi, cortili e persino
abitazioni private e i moltissimi locali pubblici si
riempiranno di opere d’arte, fotografie, mostre,
performance e concerti. Gli artisti che espongono e
propongono i propri lavori sono quelli fuori dal
circuito convenzionale, anche se quest’anno (la prima
Paratissima nasce nel 2005), sono stati invitati alcuni
artisti piuttosto affermati, chiamati a testimoniare la
loro esperienza di “parartisti”, prima di raggiungere
una certa notorietà. Vi posso assicurare che passare una
giornata a Paratissima, per le strade di San Salvario è
un’esperienza avvincente, basta avere curiosità a
sufficienza e voglia di conoscere e dialogare, non solo
con decine di artisti, ma anche con migliaia di persone
che si riversano per le vie del quartiere. Tutti i
giorni eventi, performance, locali e mostre sono
visitabili dal primo pomeriggio a notte fonda.
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Passiamo a
“The Others”, sorta di fiera satellite che si tiene
dentro ai locali delle ex carceri “Nuove” di Torino,
negli stessi giorni di Artissima, ma prevalentemente di
sera e fino a notte. La particolarità è che nei vari
spazi sono presenti gallerie nate a partire dal 2009 e
artisti singoli e collettivi, accademie e scuole che
promuovono iniziative dedicate alla nuova arte,
associazioni, fondazioni e istituzioni che promuovono e
sostengono residenze d’artista. Tra i partner
(l’organizzatore è Roberto Casiraghi, già curatore di
“Artissima” di alcune edizioni passate), il magazine
“Rolling Stone” che oltre ad aver istituito un premio,
il Rolling Stone award – the others, organizza il party
di apertura il 3 novembre a partire dalle ore 21,00.
Facile immaginarlo imperdibile.
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E ancora:
Artissima Lido. È una vera e propria estensione di
Artissima, curata da artisti che hanno accettato di
collaborare con il curatore della fiera, Francesco
Manacorda. Si tiene al Quadrilatero romano, altro
quartiere storico, ristrutturato nei decenni passati e
uno dei punti di aggregazione giovanile e della movida
torinese, in ore alternative alla Fiera, dalle 19,00 a
mezzanotte. Si tratta di ben diciassette spazi per
mostre, performance e proiezioni, concerti,
conversazioni con artisti in locali e cortili. Una
grande installazione dell’artista Graham Hudson a forma
di espositore sarà una sorta di cuore pulsante,
ospitando il materiale di 25 spazi nazionali.
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Pensate che
sia finita? Neanche per idea! Sabato 5 Novembre ci sarà
“la notte delle arti”, apertura serale di gallerie,
musei, fondazioni con inaugurazioni, performance ed
eventi paralleli. Migliaia di persone si riversano per
le strade del centro, passando da una inaugurazione
all’altra e facendo la spola tra le gallerie, in
maggioranza situate nella zona più centrale di Torino e
la vicina “Paratissima” in San Salvario. Inpossibile
citare tutte le gallerie o gli artisti che esporranno ma
anche i più esigenti troveranno qualcosa che possa
stuzzicare il loro interesse.
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Come
non dire di “Luci d’artista”? L’inaugurazione è il 1°
novembre ma saranno visibili e illuminate fino al 15
gennaio. Sono grandi installazioni, che a volte prendono
lo spazio di un’intera via, di un lungo porticato, la
facciata di un palazzo o della stazione ferroviaria,
illuminano grandi basiliche e naturalmente la Mole
Antonelliana (Mario Merz), spettacolari e molto
coinvolgenti, anche a livello emotivo. Tanti i nomi
degli artisti che le hanno create: Buren, Borghi,
Casorati, Gastini, Horn, Kosuth, Mainolfi, Merz, Nervo,
Paolini, Stoisa, Zorio e ne manca ancora qualcuno.
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E se non vi
basta, c’è la mostra suul’Arte povera al Castello di
Rivoli, Simon Sterling alla Fondazione Merz, Andrea
Salvino alla Fondazione Sandretto e Gilbert & George
alla Pinacoteca Agnelli.
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Le cose
migliori, però, capitano e capiteranno per strada,
sappiatelo, e bisogna essere curiosi e cercare le cose
più interessanti. Ve ne suggerisco una. In piazza
Vittorio 24, nella casa che fu di Eva Menzio, sabato 5
dalle 14 alle 22 e domenica 6 dalle 11 alle 20, Caterina
Fossati ha organizzato una collettiva di artisti e
insieme a Luciana Littizetto, la Lucianina nazionale,
torinese doc, collezionista e appassionata d’arte (e non
nuova ad iniziative del genere), accoglierà il pubblico
nel progetto “vieni a prendere un caffè da noi”. Io un
giro ce lo faccio di certo.
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Bruno
Panebarco - ottobre 2011
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