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FRIDA KAHLO
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ICONA
INDISCUSSA DELLA CULTURA MESSICANA
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dal 20
marzo al 31 agosto 2014
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È in corso alle Scuderie del Quirinale, Roma
una grande mostra sull’artista messicana Frida Kahlo simbolo
dell’avanguardia e dell’esuberanza artistica della cultura
messicana del Novecento.
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La mostra presenta l’intera carriera
artistica di Frida Kahlo riunendo i capolavori delle
principali collezioni, raccolte pubbliche e private,
provenienti dal Messico, Europa e Stati Uniti.
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Oltre 40 straordinari ritratti e
autoritratti, tra cui il noto Autoritratto con collane di
spine e colibrì del 1940, mai esposto prima d’ora in Italia
e immagine della mostra: “Autoritratto con vestito di
velluto” del 1926, dipinto a soli 19 anni, il suo primo
autoritratto per regalarlo al suo amore adolescenziale.
Completa il progetto, una selezione di disegni tra cui lo
schizzo a matita per il dipinto Ospedale Henry Ford (o letto
volante) del 1932, il famoso corsetto in gesso che teneva
Frida prigioniera dopo il terribile incidente e che dipinse
prima di passare ai ritratti. Sono oltre 140 le opere tra
dipinti e disegni. Il progetto della mostra e del catalogo
ragionato è a cura di Helga Prignitz Poda, accreditata
specialista dell’opera di Frida Kahlo, autrice con Salomon
Grimberg e Andrea Kettenmann del catalogo ragionato
dell’artista.
I
suoi dipinti non sono soltanto lo specchio della sua vicenda
biografica a seguito di un incidente che le cambiò
totalmente la sua vita ma, la sua arte si fonde con la
storia e lo spirito del mondo a lei contemporaneo,
riflettendo le trasformazioni sociali e culturali che
avevano portato alla Rivoluzione e che ad essa seguirono.
Attraverso il suo spirito ribelle,
reinterpretò il passato indigeno e le tradizioni folkloriche,
codici identitari generatori di un'inedita fusione tra
l'espressione del sé, l'immaginario e i colori e i simboli
della cultura popolare messicana.
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Nata a Coyacàn, Città del Messico, il 6
luglio del 1907, ma sosteneva di essere nata nel 1910 poiché
si sentiva figlia della rivoluzione messicana di quell’anno
e del Messico moderno. Affetta di spina bifida scambiata per
poliomielitica. Fin dall’adolescenza manifestò una
personalità molto forte, unita a un singolare talento
artistico e uno spirito indipendente e passionale. Inizia a
dipingere per divertimento i ritratti dei compagni di
studio. Un incidente all’età di diciotto anni cambiò
totalmente la sua vita, un prolungato immobilismo, ebbe per
Frida un effetto sconvolgente che la rinchiuse in una
profonda solitudine che ebbe solo l’arte come unica finestra
nel mondo.
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Questa situazione la spinse anche a leggere
libri sul movimento comunista e a dipingere. Il suo primo
soggetto fu un autoritratto che regalò al ragazzo di cui si
era innamorata Alejandro, suo amore adolescenziale. Nei suoi
ritratti, raffigura molto spesso gli aspetti drammatici
della sua vita, il più importante dei quali fu senza dubbio
l’incidente del 1925. Da ciò la scelta dei genitori di
regalarle un letto a baldacchino con uno specchio sul
soffitto, in modo che potesse vedersi, e dei colori. Iniziò
così la serie di autoritratti affermò: “Dipingo me stessa
perché passo molto tempo da sola e sono il soggetto che
meglio conosco”. Il rapporto ossessivo con il suo corpo
martoriato caratterizza uno degli aspetti fondamentali della
sua arte: crea visioni del corpo femminile non più storto
da uno sguardo maschile. Allo stesso tempo coglie
l’occasione di difendere il suo popolo attraverso la sua
arte facendovi confluire il folklore messicano. Molte
importanti mostre le sono state dedicate all’artista a New
York, nel 1938 a Parigi nel 1939 a Città del Messico nel
1953, l’anno successivo a quest’ultima mostra il 13 luglio
1954 muore di polmonite bronchiale nella sua città natale.
Le sue ultime parole che scrisse nel suo diario furono:
“Spero che l’uscita sia gioiosa e spero di non tornare mai
più”.
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La sua abitazione di Coyoacàn la “Casa
Azzurra”, è oggi meta di migliaia di visitatori. È una casa
meravigliosa, semplice e bellissima, con muri colorati, luce
e sole, piena di vita e di forza come è stata Frida Kahlo.
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Negli Stati Uniti, il 21 giugno 2001 è stato
emesso un francobollo che riporta l’effige di Frida Kahlo,
scelta da un autoritratto eseguito nel 1933.
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La mostra Frida Kaklo è la prima
retrospettiva in Italia dell’artista messicana e proporrà
circa 140 opere tra dipinti e disegni. E documenta l’intera
carriera artistica, è un progetto a cura di Helga Prignitz
Poda, ed è organizzata dall’Azienda Speciale Palaexpo
insieme con MondoMostre, visitabile fino al 31 agosto 2014.
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Biglietti intero € 12,00 – ridotto € 9,50.
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Anna Scorsone Alessandri
- aprile 2014
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