Chissà se
il Padreterno, prima di realizzare il Creato, partì dall'idea di farlo.
Abituati, così come siamo, a pensare prima i realizzare le cose, sono
tentato di dire di sì. Ma il Padreterno non pensa. Lui fa perchè Lui sa cosa
sarà, perchè sapeva cosa sarebbe stato, e ne è venuto fuori un gran bel
lavoro senza alcun bisogno di verifica.
Questa
mostra, tutta al femminile, è nata dalla sinergia di tre donne appartenenti
a tre generazioni diverse che si propongono in tre momenti diversi.
Tre perchè
questo è il numero della famiglia (madre, padre, figlio), tre perchè è il
numero della perfezione in tutte le religioni, tre come la Trinità, tre come
i livelli della vita umana (materiale, razionale, spirituale), tre come la
scansione del tempo (passato, presente, futuro).
....Questa
mostra è dedicata al miracolo della vita, alle ansie che la precedono, agli
attimi che la immortalano e non può essere sottovalutata ma, al contrario,
esaltata.....
Marcello Scorsone
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Ninna nanna ninna ah
il mio uomo che mi fa?
Mi riempe di calore
poi mi bacia con
ardore
Lui mi afferra per la
vita,
sento a un tratto ch'è
finita.
Del suo liquido son
piena,
sono stanca e son
serena
Nel mio ventre è
cominciata
una lotta concitata.
Giorni conto con le
dita,
il mio bimbo prende
vita
Sento il battito del
cuore,
sento il ritmo ed il
calore.
Una gioia dirompente
prende forma nella
mente
Ninna nanna ninna eh
il mio bimbo è dentro
me
Crescer dentro io lo
sento,
di pensare ad altro
tento.
Sono mesi di apprensione,
forte angoscia e
di tensione.
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Ninna nanna ninna ah
Del mio corpo che
sarà?
Sarà un'urna di
cristallo,
sarà un sole grande e
giallo.
Sarà come una
conchiglia,
Una perla è meraviglia
Una luce in fondo al
mare
Una strada da tentare.
Nei miei sogni sono
aliena,
di una vita sono piena
Il mio seno fior
diventa
e vi scorre linfa
lenta
Sangue pulsa nelle
vene
nove mesi, quante pene
La mia mano or si
allunga
ed il piede par che
punga.
Il mio corpo è acqua e
carne
stoffa, filo, ago e
sangue
Io lo cucio lentamente
lo deformo con la
mente
poi divento una polena
dall'effige di sirena
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Ninna nanna ninna oh
del mio bimbo che ne
so?
Chiudo gli occhi ed
ecco appare
Assomiglia a forme
care
Ha le mani di suo
padre
Labbra e occhi di sua
madre
Vedo un mondo in
bianco e nero
Vedo un uomo alto e
fiero
Nel mio ventre ormai
stirato
Io lo vedo
rannicchiato.
Ninna nanna ninna ah!
Chissà come crescerà?
Sarà triste oppur
contento
Calmo o forte come il
vento
Sarà sano oppur malato
Sarà santo o
scellerato?
Ninna nanna ninna
nanna
Il mio bimbo fa la
nanna
Tra le acque calmo
dorme
La sua testa sembra
enorme
Prima volta: "che
spavento!
Muover dentro io lo
sento!"
E' una strana
sensazione
Gioia mista ad
apprensione
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